Ci dovrebbe avvisare. La vita ci dovrebbe avvisare quando sta per tradirci.
Ci dovrebbe dare il tempo di prepararci. Di cercare un modo di attutire il colpo.
Di cercare la posizione per rimanere in piedi.
E invece arriva così, impetuosa ed imprevista.
Così dolorosa da lacerarti tutta.
Ci dovrebbe avvisare. La vita ci dovrebbe avvisare se sulla strada ci sarà un addio.
Ci dovrebbe dare il tempo di dire tutte le cose che per una vita si è tenute sulla punta della lingua. Ci dovrebbe dare il tempo di sederci in cucina e di salutarci per bene anziché farci accontentare di quel ciao detto sull’uscio di casa.
Di un bacio in quel letto bianco: “ciao, torno a trovarti più tardi”.
Ci dovrebbe dire di non avere così fretta, per correre chissà dove. Chissà da chi. Ci dovrebbe far rallentare, avvisarci che certi attimi poi verranno rimpianti, che le persone non sono per sempre e che comunque, nonostante tutto, non saremo mai pronti per lasciarci.
La vita non dovrebbe far così male ed essere così bella allo stesso tempo.
Non dovrebbe confonderci e stravolgerci, non dovrebbe tradirci togliendoci le persone per noi più importanti.
Ed ora dimmi, vita, come farò ad abbandonare certe mani che vorrei tenere ancora strette per chissà quanto? Come farò per non scordare certi sorrisi che so già che non potrò più vedere?
Dimmi come si fa a dire addio ad una persona parte di te e di tutto il tuo mondo. Come si può accettare di perdere un pezzo del tuo cuore.
Dimmi!
Fammi capire come si può superare questo acuto dolore. Come spiegarlo, come affrontarlo e come metabolizzarlo.
Come?
Come si fa a sopportare la certezza che il nostro tempo è limitato? Che ogni nostro saluto è uno degli ultimi?
Come si fa a dirsi addio senza soffrire?
Questa cosa, tu che mi hai insegnato tutto, me la sai spiegare?
Quanto tempo ci rimane, nonna?
Sarà un dottore a dircelo?
Sarà questa vita così infame?
Veni qui, non ci pensiamo adesso, è notte fonda e tutti dormono.
Ci siamo tu ed io e sempre sarà così.
Vieni qui nonna, abbracciami ancora.
Tienimi stretta a te, fammi respirare il tuo odore, io aspetto insieme a te.
Non sei sola.
Ho perso mia madre due anni fa. Non ci si rassegna mai ad una perdita, si può solo imparare a conviverci. Stringi la tua nonna e goditela tutta, un giorno alla volta ❤
Grazie Bia, ogni tuo commento va a segno! Ti abbraccio