<<È un bravo bambino?>>.
La guardo perplessa.
<<La fa dormire la notte? Mangia tutta la sua pappa?>> Snocciola una serie di banalità.
Non dormo granché la notte, poppa ancora spesso, resta attaccato al mio seno per sete, per coccola, per voglia di contatto con la sua mamma. Quindi, lui la notte dorme, io no. Alle volte è un mangione, un cucchiaio dietro l’altro, altre, invece, non vuol toccare cibo, piange e respinge arrabbiato il cucchiaino. Ha già i suoi gusti. Precisi, definiti. Scende poco a compromessi, mangia ciò che gli piace, non mangia ciò che non gli piace. È semplice nella sua complessità, perché sa ascoltare attento le proprie necessità e fare in modo che anche gli altri gli prestino attenzione.
<<E piange Spesso?>> Insiste.Insisto anch’io.
Piange quando ha fame, quando ha sete, quando ha male alle gengive. Piange quando ha tanto sonno, ma non riesce ad addormentarsi. Piange quando non mi vede ed ha paura che io non ci sia più. Piange cercandomi. Ma è proprio in quel cercarmi l’essenza del nostro stare insieme. La continua esigenza di noi. Perché lui la notte, nel sonno, vuole il contatto, se si sveglia viene ad accoccolarsi vicino a me e con le manine cerca il mio viso, s’intrufola tra le mie braccia e lì si riaddormenta. Ha trovato il suo mondo. Ed io il mio. Al mattino mi sveglia la sua chiacchierata allegra, fatta di suoni incomprensibili e risate. Apro gli occhi incollati e ad un millimetro dal mio viso c’è il suo sorriso sdentato. Se mi avvicino mi dà un bacio, a modo suo, metà morso e metà leccata. È amore. È Amore puro in tutto ciò che fa.
Quindi. <<Sì, signora, è un bravo bambino.Il miglior bambino che potessi desiderare.>>
Guardo mio figlio ed il mio cuore esplode di felicità.
Hai assolutamente ragione, buon fine settimana 🙂
Buon fine settimana anche a te Silvia! Bacioni!
Un bambino meraviglioso. Ed è tuo :*