L’insostenibile pesantezza dei suoceri

Forse questo post potrebbe terminare così, solo con il titolo.
Perché non importa se loro abitano sul vostro stesso pianerottolo oppure a 1000 chilometri di distanza come i miei, in qualunque caso i vostri suoceri riusciranno a farvi saltare i nervi.
Questa è la loro missione e la portano a termine con devozione e perizia.
Farvi incazzare fino a farvi esplodere l’aorta è il loro credo.
Sono i kamikaze della vostra pazienza.
Se siete certi di aver raggiunto il fondo, attenti!, ché tutti i suoceri del mondo sono dotati di effetti speciali.
E allora li vedremo nel triplo salto mortale (per voi) delle frecciatine, nel salto attraverso il cerchio di fuoco degli inganni.
Non fidatevi, mai!, perché è proprio quando sembra che abbiano deposto l’ascia di guerra che infieriscono con l’affondo finale.
Non fatevi fregare dal desiderio di essere amati da loro, ricordatevi di quando da piccoli desideravate farvi comprare dai vostri genitori un cane, un gatto ed un cavallo (tutt’insieme)e considerate che questo desiderio era sicuramente più facilmente realizzabile del primo.
Ma, soprattutto, non abbassate la guardia in prossimità delle le feste comandate perché queste sono la loro arma più affilata.
Chè non si sa come mai, ma se si sono scordati della vostra esistenza durante tutto l’anno, con l’avvicinarsi delle Festività saranno colti da una improvvisa necessità di vedervi.
Una necessità tanto improrogabile quanto è inderogabile un’unica e fondamentale condizione: non saranno loro a spostarsi (e la scusa ufficiale sarà l’altra figlia, la cocca prediletta).
E allora inizierete a ricevere telefonate più o meno (ma di solito più) minatorie, durante le quali metteranno in dubbio il vostro senso di famiglia e alla fine riusciranno a convincervi a trascorrere da loro le vostre vacanze.

Da qui in poi, sarò sincera con voi, vi dovrete affidare a qualche santo.
Non vi daranno tregua, non troverete riparo dal loro assillo, non avrete scampo.
Vi ci vorranno mesi per riprendervi da questa vacanza. Questo è bene che sia chiaro.

Ieri sera, i miei suoceri ci hanno chiamati per ricordarci che tra un po’ è Pasqua, nel caso ce ne fossimo dimenticati.

Un attimo di silenzio, in ricordo di tutti i miei progetti di relax nel week end pasquale.
Grazie.

(In foto un mio tentativo di sopravvivenza http://it.dreamstime.com/fotografia-stock-rana-di-zen-image5890990)

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